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Grazie ♥️, ma poi sai qual è il vero problema? Non è accettare viaggi da Microsoft, è pretendere di fare passare quell'anteprima come onesta.

Che magari lo è pure, ma parlando di cose che vanno dette, andrebbe pure descritto dove e come si è provato il gioco.

Io sinceramente se Microsoft mi pagasse un viaggio ci andrei, ben conscio che lo riporterei in una determinata maniera perché si sta parlando di un qualcosa atto a soddisfare in primis me e non chi mi segue.

Che poi, è proprio un discorso di onestà: nessuno dice di non accettare certe golose proposte, ma di parlare onestamente, di cercare di fare giudicare quello che scrivi/fai al pubblico con più armi possibili.

Penso che se si è trasparenti al 100% tutto è concesso, ma bisogna esserlo.

Trovo che un codice etico sia assolutamente necessario, perché si parla sempre di videogiochi ma quasi mai di come se ne parla.

Ed è giusto in realtà affronrare l'argomento, che è un po' un elefante in un negozio di cristalleria: avere un codice etico ti mette nella condizione di non poterlo infrangere, pena il giocarsi tutta la credibilità acquisita.

Ma è giusto ci sia, perché è altrettanto giusto che chi ti segue sappia come intendi portare avanti a livello etico, parlando di creazioni di contenuti

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Parlando di preservazione, è un qualcosa che dovrebbe essere affrontato in maniera importante: perché non è né in mano ai creatori né alle istituzioni, ma agli appassionati.

Restando nel circolo della legalità, nel nostro bel paese c'è una realtà, Elettroludica ad Avezzano che è profondamente interessante.

Sicuramente hanno bisogno di una mano, è un museo con un sacco di macchine ed è complicato mantenerle tutte allo stato dell'arte, ma ci provano, proponendo un qualcosa di unico dal panorama italiano.

Potete ben immaginare quanti fondi riceve e quanto invece gravi sulle spalle di chi ha deciso di mettere parte della sua collezione privata a disposizione per tutti.

La preservazione "folk", quella fatta per il popolo, passa tutto attraverso il grigiume della pirateria: anche qui, appassionati che si sono premurati di diffondere i loro giochi con metodi e canali illeciti.

Anche perché siamo arrivati al poter potenzialmente replicare ogni singola funzione dell'hardware originale grazie ai chip FPGA.

Non mi dilungo sul funzionamento, ma si può fare (cosa che fa anche analogue con le sue console, peraltro).

Dunque ecco: trovo che si dovrebbero adeguare le leggi del copyright un po' in tutti i paesi, per poi dare la possibilità alle mediateche di scaricare e preservare copie fisiche e copie dump su supporti ottici in modo tale da rendere disponibili a tutti, anche per scopi di ricerca, quei determinati giochi.

È che internet e la tecnologia si è evoluta, anche il nostro modo di scrivere è andato avanti (in peggio, probabilmente), ma non c'è stato un adeguamento tecnologico per lo storage di materiale multimediale tale da poter essere consultato sempre.

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Chiudo riagganciandomi all'inizio: il problema non è che a scrivere siano ragazzini senza codice deontologico.

Il problema è che vengono fatti marcire grazie a un sistema che li premia se scrivono merda asservita ai motori di ricerca.

Perché penso proprio che tutti avremo la possibilità di crescere.

Sia a livello deontologico, sia a livello di scrittura.

Io in primis.

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No ma infatti quantomeno su rivista c’era ancora la necessità di scrivere per le persone (poi magari scrivi comunque la merda perché è quello che le persone vogliono eh, ma non stai scrivendo per Google) e la mezza possibilità di professionalizzarsi c’era. Filippo Facchetti per esempio viene da quel substrato culturale li e ha sempre lavorato in modo molto deontologico e trasparente (ai tempi di Topgamer non ha avuto nemmeno paura di parlare nel dettaglio della situazione pagamenti, oggi invece è tabù assoluto e se la tiri fuori arriva pure chi rompe perché “se IGN paga 5€ non è che gli altri pagano tanto meglio”).

Per il resto son d’accordo, se vai in vacanza pagato da Microsoft basta che me lo dici e basta che chiarisci che la tua analisi è potenzialmente influenzata dalla cosa (io a quel punto racconterei la vacanza e salterei le recensioni, ma finché è dichiarata ci sto lo stesso).

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Scrissi su topgamer quando c'era Ricciotto alle redini della redazione ♥️.

Ovviamente i problemi che poi nacquero non erano colpa sua, anzi: lui ha fatto di tutto per essere il più corretto possibile

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