Guida di un sopravvissuto alla Summer Game Fest
Sì, ok, ne stanno parlando tutti. Ma nessuno ha detto cose interessanti. Finora.
Io e Scibetta questa settimana abbiamo litigato.
Non è una novità, chi bazzica il gruppo Patreon quello per cui basta 1€ per entrare (paga il Patreon, pezzo di merda!) ci vede litigare quasi tutti i giorni e su quasi ogni posizione sul mondo videoludico. “Litigare” – che poi in realtà è discutere ma facendo un po’ di cinema – è sempre stata una parte importante del mio processo creativo.
E infatti questa settimana vogliamo provare un esperimento: al posto del solito editoriale ce ne sono due, chiaramente più corti sennò la newsletter era illeggibile. In uno io cerco di spiegare com’è che lo State of Play non poteva che far cagare, nell’altro Scib piange perché voleva i giochini.
Ok, questa potrebbe essere una mistificazione. Però adesso so che ti ho incuriosito e leggerai tutto sicuramente. It’s marketing, bitch.
Ah si poi ovviamente anche questa settimana c’è il podcastino. E forse nei prossimi giorni potrebbe uscire un Checkpoint sugli annunci estivi, ma vediamo se c’abbiamo voglia.
[podcast] Portal Madonna
Il videogioco è la dimensione dove lo spin-off è più a suo agio.
E dove è libero di fare delle cose davvero fuori di testa, tipo prendere Borderlands e farlo diventare un’avventura stile Telltale (si può dire “stile Telltale” parlando di un gioco di Telltale? Boh, io ormai l’ho detto) o gli spin-off diventano addirittura serie stand alone, vedi Persona nato come costola di Shin Megami Tensei.
E allora quali sono i migliori e i peggiori spin off di sempre? E perché proprio Metal Gear Rising Revengeance monopolizzerà tutti i discorsi sull’argomento?
[seghementali] Ma ‘sto cazzo di State of Play?
Se stai frignando perché non c'erano i giochiny Sony allo State of Play hai un problema di bulimia.
di Pietro “Phatejoker” Iacullo
Chiariamoci: lo State of Play dell'altra sera è stato una merda ed è figlio di tutti gli errori di gestione che son stati fatti attorno a PlayStation, tipo l'idea di far sviluppare GaaS a quasi tutti i team interni per poi cancellarli perché facevano tutti schifo. O pestare un merdone clamoroso alla prima closed beta come ha fatto Marathon.
Ma te rimani comunque un bulimico del cazzo.
Sei un bulimico del cazzo perché hai visto Ghost of Yotei lo scorso settembre e sai benissimo che uscirà il prossimo ottobre. Nel mezzo c'è pure Death Stranding 2 e pensare che PlayStation distogliesse l'attenzione dal day one del 26 giugno vuol dire non avere davvero idea di come funziona la comunicazione nei videogiochi.
Non è un caso che infatti di Yotei l'altra sera si sia visto un teaserino che annuncia un altro State of Play DOPO l'uscita di Death Stranding.
Sei un bulimico del cazzo perché hai visto Intergalactic di Naughy Dog ai TGA e c'hai pure rosicato perché Tati Gabrielle era troppo pelata. Ti aspettavi davvero un gameplay nuovo dopo nemmeno sei mesi? Il gioco in questo momento non esiste nemmeno. Se c'hai proprio bisogno di una vertical slice finta per raggiungere l'erezione ti consiglio di rivolgerti a CD Projekt Red.
Ma sei un bulimico del cazzo, anzi lo siamo, lo siamo tutti, perché abbiamo comprato 80 milioni di PS5.
Abbiamo lasciato sullo scaffale gli unici due giochi che forse ne giustificavano davvero l'acquisto (Returnal e Astrobot) e abbiamo legittimato questa strategia spinta da Director's Cut e remake e remastered.
Perché spiace dirtelo così, ma comprare è votare.
E PlayStation l'hai votata tu a dispetto delle promesse elettorali mai mantenute, come il tuo vecchio con Silvio Berlusconi.
Prima o poi Sony pagherà il danno d’immagine di ‘sta comunicazione anonima. Forse.
di Andrea “Waterless” Scibetta
Ma vi ricordate quando svelava The Last of Us 2 a dicembre 2016 e l’estate successiva mostrava un altro trailer su Abby? E le conferenze agli E3 con quattro giochi, quattro di numero, ma esclusive di peso, dedicando dieci minuti a ognuno?
Pare che i team principali di Sony abbiano sprecato anni a lavorare a roba live service sotto le direttive della precedente gestione. Tutti progetti che sembra siano stati accantonati. Dopo Concord vorrei vedere. Nel frattempo esclusive di peso in 5 anni su PS5 siamo vicini allo zero, e i prossimi non sembrano esattamente densi.
In tutto ciò il 2025 a conti fatti è un anno buono, considerando DS 2 e Ghost of Yotei.
Intanto le esclusive Sony su PC hanno venduto tutte male e incentivano un trend evidente di gente che passa da PlayStation a Steam, ulteriormente depotenziando il brand.
Che poi non chiedevo tanto, magari un trailerino di Intergalactic, giusto per ricordare alla gente che il tuo team più atteso sta sviluppando qualcosa.
Però loro continuano a vendere PS5 con la pala, quindi tutto sommato penso gliene freghi il giusto.
Chissà se di ‘sto passo venderanno anche PS6 così…
[extra] Pensieri sparsi sulla Summer Game Fest
di Pietro “Phatejoker” Iacullo
Dopo due ore di Summer Game Fest ho solo tanta nostalgia dell'E3.
L'E3 aveva un sacco di problemi ed è una roba che non aveva più senso da ben prima che gli si staccasse la spina. Credo che sia morto davvero quando Nintendo s'è inventata i Direct e ha deciso di usare quelle giornate lì per promuovere il suo Treehouse, cioè quelle dirette durante i giorni della fiera dove dei tizi pagati da Kyoto streammano i giochini visti durante il Direct.
Però anche nella sua ultima ora l'E3 non mi ha mai usato come metrica per permettere a Geoff Keighley di vendere spazi pubblicitari.
C'era una curatela, all'E3. Ogni azienda si organizzava la sua conferenza o si metteva d'accordo con qualche major per mostrare i suoi giochi di grido all'evento PlayStation o a quello Xbox. Eravamo trattati come spettatori, non come numerini da tradurre in altri numerini col simbolo del dollaro alla fine.
Quest'anno non c'è stata manco la paraculata sui licenziamenti dell'anno scorso, eppure è rimasta a casa altrettanta gente. Quello che c'è stato sono due ore stipate di roba di cui 9 su 10 ci siam già dimenticati.
L'E3 durava giorni e non aveva un main event, eppure ci ricordiamo ancora un sacco di momenti e di annunci. Jack Tretton che annichilisce Xbox One, la demo di Uncharted 4 che si freeza, le corse alle postazioni di Nintendo subito dopo che s'era visto Breath of the Wild.
La Summer Game Fest non ha nulla di tutto questo, probabilmente perché averlo ormai sarebbe antieconomico.
Però allora io, sinceramente, preferisco recuperarmi i trailer la mattina dopo piuttosto che annacquare i ricordi delle nottate dell'E3.
Un altro paio di notizie della settimana
Borderlands 2 è diventato uno spyware.
di Pietro “ma ancora lui?” Iacullo
Take-Two ha proprio preso in parola l'adagio secondo cui quando qualcosa è gratis allora il prodotto sei tu. Per tutta la scorsa settimana infatti Borderlands 2 è stato regalato su Steam... Solo che c'è il più che legittimo sospetto che l'azienda abbia usato il capitolo più amato della serie come cavallo di Troia.
Poco tempo fa Take-Two infatti ha modificato unilateralmente l'accordo di licenza con cui sono distribuiti i suoi giochini. Tra le varie modifiche adesso l'EULA permette a Take-Two di salvarsi un sacco di tuoi dati personali (dal numero di telefono alla tua posizione geografica), di bloccare le mod e bannare chi ne fa uso e di impedire ai giocatori di partecipare a class action contro l'azienda. Quest'ultima cosa fortunatamente in Europa è carta da culo, ma sembra sia invece vincolante per i giocatori americani.
Tutte queste modifiche erano passate sotto i radar di tantissimi giocatori, perché secondo un altro adagio – panem et circenses – il trailer di GTA VI aveva monopolizzato tutta la discussione attorno a Take-Two.
La mossa di rendere Borderlands 2 gratuito però fortunatamente gli è rimbalzata in culo scoperchiando un Vaso di Pandora pieno di merda, tant'è che le recensioni del gioco su Steam hanno raggiunto il livello di valutazione "estremamente negativa".
Da questa storia dovremmo trarre la lezione che il review bombing, quando lo usiamo bene, è una delle poche armi che abbiamo contro le aziende.
Cerchiamo di non dimenticarcelo quando uscirà GTA VI.
Mario Kart World è un cazzo di insulto.
di Pietro “peggio di Favino” Iacullo
Ti aspettavi un Forza Horizon a tema Mario Kart, Nintendo ha deciso di venderti a 90€ qualcosa che è addirittura più indietro di Burnout Paradise.
La tanto sbandierata modalità Open World è una gimmick: sulla mappa c’è qualche sfida e si possono sbloccare dei costumi alternativi per i piloti, ma per il resto il World in Mario Kart World è di cartapesta.
Andare ad un circuito serve solo per poterlo girare fuori dalla modalità Gran Premio e per il resto è solo un gigantesco hub dove tutte le feature multiplayer sono dietro abbonamento. Già, perché la modalità Guida Libera non supporta lo split screen.
Niente multiplayer locale per la novità principale del gioco di punta di una console che viene venduta soprattutto spingendo il multiplayer locale.
World venderà comunque le madonne. È Mario Kart ed è sempre stato il gioco che vende le console Nintendo.
Ma non posso fare a meno di pensare che alla fine quei 90€ stavano meglio in tasca e che tutto sommato 8 Deluxe avesse già tutto quello che serve per giocare Mario Kart.
In pratica alla fine è solo un update grafico. E non erano proprio i nintendari a dire “sticazzi della grafica”?
Vi amo! Ma come vi seguo?
Se non lo hai ancora fatto, ammolla il follow su Instagram, Tiktok e YouTube.
Consiglio, sempre a proposito di TGA, l’uscita di ieri di
di , che ha tirato fuori una roba su cui vale la pena di riflettere che è abbastanza gemella dell’extra sulla Summer Game Fest.[spammini] Rappresaglie sulla rappresentazione
Gabriele Cuscino ha debuttato su Ilovevg.it, che arrivato ai suoi 10 anni di registrazione del dominio (e di attività sull’Internet dei giochini) je l’ammolla ancora, con un pezzone enciclopedico su tutte le lagne dei frawsci sulla rappresentazione nei giochini.
Se non lo leggi ti dai un dispiacere da solo.
Un po’ come votare per Fratelli d’Italia →
Non serve allungarsi con l’outro oggi. Serve che vai al seggio e voti. Se non l’hai già fatto hai tempo fino alle 15:00. Se pensi che non dovresti farlo, beh, pensi male.
Se ami i videogiochi al referendum vota sì
L’atto di creare è intrinsecamente politico. E se l’atto di creare è intrinsecamente politico allora la pretesa di tenere fuori la politica dalle cose che creiamo è ridicola.
Sempre a proposito del referendum: sii come : usa la prole per alzare la percentuale di affluenza in modo che si raggiunga il quorum. Oltre a correggere ogni settimana da troppe settimane questa newsletter.
Boh, io ormai ho interesse 0 verso la Summer Game Fest.
Non me ne frega proprio un cazzo, nemmeno dei giochi annunciati.
Tranne del trailer di Persona 4 Revival, ma volevo una data che ancora non c'è, che palle!
Comunque, riguardo a Mario Kart, io lo sto spolpando per bene, la roba c'è.
Il problema è che devi andarla a cercare che Nintendo non ha fatto un cazzo per essere chiara.
Oltre a ciò, la roba più brutta è che sembra tutto slegato.
Paradossalmente sembra una raccolta di minigiochi tenuti su da un menù.
E sta roba mi fa uscire fuori di brocca, sul serio.
Ieri sera ero in discord con altre persone a guardare il PC gaming show ed è stata una gigantesca palla, tutti i giochi mostrati erano gestionali o rougelike + qualche cosa di diverso ma dimenticabile.