Uomini che non Nintendono
La Nintendo Difference è essere merda esattamente quanto gli altri, ma nell’indifferenza generale
Nintendo annuncia un DLC per Leggende Pokémon Z-A prima ancora che il gioco esca.
Nintendo annuncia un sacco di nuove Mega Evoluzioni sempre per Z-A, ma per accedere a tre di queste (le tre degli Starter di Kalos, peraltro) è necessario abbonarsi a Nintendo Switch Online.
Nintendo porta in tribunale PocketPair iniziando una guerra dei brevetti che sta degenerando e da oggi pure i produttori di accessori per le sue console, perché la Proprietà Intellettuale va protetta ad ogni costo.
Nintendo è esattamente uguale a tutte le altre case che fanno videogiochi. E lo è nell’indifferenza più totale.
La segamentale™ di questa settimana è divisa in due parti (di cui una curata da Condanna1990) e zoomma sulle attività di “mamma Nintendo”, così la chiama qualche compagnə, nelle aule di tribunale.
Prima però ti accompagno in un viaggio che inizia nel 2008 e ripercorre la genesi di un fenomeno che ha cambiato il gaming contemporaneo.
[podcast] La compagnia delle Indie: come il videogioco indipendente è diventato di tutti
Com’è che adesso giochiamo tutti ai giochini piccini abbastanza abitualmente?
Troppo facile dire “eh la pandemia signora mia”. È un percorso che è iniziato più di 15 anni fa, che ha visto lo zeitgeist culturale del videogioco spostarsi un po’ alla ricerca di alternative sostenibili, un po’ perché PlayStation mica poteva ignorare Wiiware e Xbox Live Arcade, specie considerati i numeri che ci muovevano sopra i vari Castle Crashers e World of Goo.
Questa è la storia di com’è nato il videogioco indipendente. Quello contemporaneo eh, non in assoluto – perché in assoluto esiste da praticamente l’epoca di Tennis For Two.
[segamentale] Gli ennesimi abusi di Nintendo
Nintendo potrebbe querelarci pure per il titolo di questa newsletter
di Pietro “Phatejoker” Iacullo
Ti ricordi di Genki, quel produttore di accessori da gaming che al CES 2025 aveva fatto vedere la sua lineup per Switch 2 prima ancora che Switch 2 venisse mostrata da Nintendo?
Ecco, da Kyoto gli hanno fatto immediatamente causa perché la mossa è stata ritenuta "una campagna strategica finalizzata a vendere sfruttando l'interesse del pubblico attorno la console Nintendo di nuova generazione" – che è un'accusa che si potrebbe rivolgere anche a tutti quelli che hanno riempito l'Internet di leak e rumor, ma lasciamo perdere.
È venuto fuori che in effetti Genki non ha mai avuto "l'accesso illegale" alla console che millantava di avere (o quantomeno, l'accordo raggiunto tra le parti extragiudizialmente prevedeva che Genki dichiarasse questo) e che quindi, secondo Nintendo, l'azienda abbia ingannato i consumatori promettendo una compatibilità degli accessori con Switch 2 che non poteva essere garantita, non avendo avuto Switch 2 sotto mano prima della release.
E fin qui Nintendo è nella piena ragione, peccato che non si sia accontentata del risarcimento (per una cifra non divulgata) e dell'ammissione di colpa, ma abbia preteso da Genki l'impossibilità di utilizzare nomi, colori e design anche solo vagamente simili a quelli Nintendo.
Cosa che si traduce appunto nel divieto di utilizzare termini come "Glitch", "Direct", "Indirect" e a questo punto presumo pure di saltare perché sia mai che qualcuno colleghi il salto a Super Mario.
Come al solito a Nintendo non basta vincere, deve umiliare l'altra parte.
E a Genki è anche andata bene, quantomeno non deve regalare all'azienda il 20% dei suoi guadagni a vita come successo invece a Gary Bowser.
O bloccare lo sviluppo dei suoi videogiochi perché Nintendo ha brevettato l'imbrevettabile.
E a questo proposito…
Nintendo ha ri-rotto le Palworld
di Richard “Condanna1990” Sintoni
Se evochi Bahamut violi il copyright di Nintendo.
È quello che ne evince leggendo il nuovo brevetto approvato dall' USPTO, il numero 12.403.397 pubblicato di recente e che, de facto, mette un lucchetto griffato Nintendo a tutto il genere dei Monster Collector.
Le conseguenze dei brevetti nell'industria dei videogiochi
"Se la gente avesse compreso, al tempo in cui gran parte delle idee odierne sono state sviluppate, come si sarebbero concessi in futuro i brevetti, e avesse allora ottenuto brevetti, l'industria del software sarebbe oggi ad un punto di stallo completo."
Il documento in questione infatti rivendica la paternità della meccanica secondo la quale un generico sub-character viene evocato sul campo di battaglia (e non necessariamente uscendo da un oggetto come nel brevetto di qualche mese fa) per combattere, mettendola nuovamente al culo a Palworld.
Documento scritto in modo parecchio "generico" a detta degli esperti del settore, quasi in modo da essere il più interpretabile possibile in aula di tribunale.
Ma così facendo a prenderla al culo non è solo il titolo PocketPair, ma tutto il genere dei Monster Collector tipo Cassette Beasts, Monster Sanctuary e via discorrendo.
E pure diversi RPG diventano di fatto irregolari secondo sta stronzata, basti pensare a diversi Final Fantasy e alle varie summon.
La grossa differenza è che difficilmente Nintendo andrà a rompere i coglioni ai vari Final Fantasy, che godono della fortuna di avere alle spalle Square. Stessa cosa Palworld, che grazie al supporto di Sony non è ancora finito per stracci e continua le sue battaglie legali.
Agli altri invece rischia solo di attaccarsi alle pokeball di Nintendo.
Che si dimostra ancora una volta molto più incline a volersi comprare la ragione che al voler "tutelare i propri interessi."
Altre cose simpaticissime successe nel mondo dei videogiochi
Nintendo è sempre più come tutte le altre.
di Richard “Amaterasu” Sintoni
Se il tasto C non è stato sufficiente a venderci l'online di Switch beh, nessun problema. Ci pensano i Pokémon.
Non paghi di lanciare il DLC di Leggende Z-A per ottenere MegaRaichu in contemporanea al titolo stesso (freebootando Warner Bros coi DLC di Gollum per il bestiario e l’elfico che è tutto fuorché un vanto) questi hanno pensato di metterci pure altre Mega dietro l'online.
Infatti le Megapietre di Chesnaught, Delphox e Greninja saranno esclusivamente ottenibili giocando online al Club lotta Z-A, rendendole inottenibili per chi non vuole pagare il dazio di Nintendo.
Quindi oltre al danno di avere un DLC al lancio che è palesemente cut content pure la beffa, con la certezza che sta roba verrà comunque perdonata da un pubblico che oramai è abituato a pagare per "acchiapparli tutti".
Insomma, una ventina di anni fa si trattava di un cavetto e se c'avevi culo manco dovevi comprarti un secondo Gameboy e la seconda versione, poi i codicini coi preorder dei titoli e oggi è un abbonamento per l'online.
Domani chi lo sa, magari dentro i pacchetti.
Che come termine fa sempre meno impressione di lootbox, e stiamo sempre parlando di un prodotto PEGI 7 no?
I samurai votano Trump.
di Igno
Sucker Punch ha licenziato una sua dipendente per una battuta su Charlie Kirk. C'entra poco con i giochini ma c'entra invece tutto.
"Spero che l'assassino si chiami Mario, così che Luigi sappia che suo fratello gli copre le spalle".
Perché stiamo sempre a piangere sulla robaccia woke, sulla cancel culture e ommiodio cameriere c'è un omosessuale nel mio piatto! Però queste cose ce le scrolliamo di dosso come dopo una pisciata.
E se siete fra quelli che rivendicano la libertà di espressione di un transfobico suprematista sono certo che non farete due pesi e due misure ma direte che anche lei non se lo meritava.
Se invece volete separare opera e autore fatelo, non frignate però quando a separarli ci pensa un proiettile.
Per capire l’omicidio di Charlie Kirk serve Helldivers 2.
di Pietro “Phatejoker” Iacullo
Avresti mai pensato che per capire l'omicidio di Charlie Kirk avresti dovuto conoscere meme e videogiochi?
"Non chiuderemo il subreddit, ma rimuoveremo tutti i post relativi alla sparatoria di Charlie Kirk perché è più semplice così". Sul subreddit dedicato ad Helldivers 2 da un paio di giorni si possono leggere queste parole.
Nasce tutto dalle frasi che Tyler Robinson (il tizio che ha scambiato Kirk per una sagoma del poligono, pur essendo "del pantone corretto" secondo le sue ideologie) ha inciso sui proiettili che poi ha sparato. Una di queste recita "Hey fascista, prendi questa!" ed è seguita dalle frecce su, destra, giù, giù e giù. Se hai sprecato un po' della tua vita su Helldivers 2 forse il codice ti è familiare: è quello per lanciare la Hellbomb da 500kg.
Non è l'unico elemento di cultura pop – che a questo punto, forse, dovremmo chiamare cultura e basta – che Robinson ha deciso di citare. Uno dei proiettili recitava infatti "se stai leggendo questo sei gay, LMAO", e credo di non doverti spiegare quanti meme usano la parola gay come insulto (tipo quello in cui Kojima dice che tutti i suoi giochi includono un personaggio gay, e sei tu che lo stai giocando) o cosa voglia dire LMAO.
Sui bossoli son state trovate anche una frase che prende per il culo la community furry e un riferimento a Bella Ciao, che all'estero associano più che altro a La Casa di Carta ma è anche una di quelle cose di cui si è appropriata la destra (strano ve?), visto che è diventata un inno dei Groypers, la compagine alt-right che fa capo a Nick Fuentes.
Ah, e per tornare ad Helldivers II il 4 settembre su Nexus Mod è stata caricata una mod che fa partire proprio Bella Ciao quando si alza la bandiera della Super-Terra.
Magari è solo una coincidenza. O magari sarebbe il caso di rendersi conto che quell'alt right che vuole la politica fuori dai videogiochi coi videogiochi limona da un pezzo.
Ammazza che bravi! Fate anche altro?
Sì, esce un Amanda Reel tutti i giorni alle 9:00 su Instagram, Tiktok e YouTube. Su Patreon, senza manco bisogno di iscriversi, hai la versione testuale e quella audio (che puoi ascoltare anche su Gameromancer col Rolex, il nostro secondo feed). E a proposito di Patreon…
[extra] Cinemancer: Jurassic World vs Pacific Rim
Questa settimana nella pre-registrazione del podcast Alteri aveva un bicchiere orribile con un dinosauro sulla cannuccia. La cosa ha triggerato(po) una discussione sull’ultimo film di Jurassic Coso, in particolare perché viene fuori che ad Alteri è piaciuto una madonna “perché tanto mica si prende sul serio a differenza di Pacific Rim”.
Abbiamo deciso che fosse il caso di mettere a disposizione di tutta la gente che paga il Patreon di Gameromancer questi 10 minuti di discussione cinematografica. Anche per capire se può aver senso uno spin-off dove invece dei giochini parliamo di filmini (spoiler: no, soprattutto non con un DAMS in casa).
Le regole di ingaggio del Patreon son queste:
Vale la pena iscriversi anche gratuitamente, perché ogni tanto arrivano degli extra che non pubblichiamo da nessuna altra parte;
Con 1€ accedi oltre a questa pagliacciata pseudo-pilota di Cinemancer, al gruppo Telegram privato per chi paga i soldi;
Con 5€ puoi ascoltare i nostri Gameromancer col Rolex, mini-podcast (di solito in solitaria) dove parliamo di cose. A volte ne esce uno in formato video e diventa Gameromancer Col Telefunken;
Con 10€ puoi ascoltare ogni domenica la puntata che uscirà il lunedì successivo in anteprima e senza censure, con a disposizione anche la versione video se ti vuoi male;
[spammini] Metal Gear Solid: Il remake che tutti odiavano, oggi è più sensato di Delta
Arriviamo in ritardissimo a spammare questo pezzo scritto da Logan sul blog di Ludenz (se non sai cos’è Ludenz, rimedia) che dice un sacco di cose che da queste parti si dicono fin dall’annuncio di Delta, ma è bello che ogni tanto qualcuno ti dia ragione e non ti dica che ti lamenti solo per il gusto di.
La storia degli indie è in buona parte la mia storia. Ho iniziato praticamente da subito a parlare di indie, un po’ perché non c’erano altri spazi nel posto dove scrivevo, un po’ perché cose come Hotline Miami le avevo seguite invidiando chi lo poteva giocare su PC e quindi non vedevo l’ora arrivasse su PS3 per poterci mettere le mani sopra.
Era una generazione che mi stava stretta, quella di PS3.
Un po’ come mi sta stretta questa di PS5, e forse è anche per quello che poi ho transizionato verso il PC. Oggi la questione indie è molto più sfumata e forse non ha nemmeno più tanto senso rivendicare l’indie come parte della propria “identità redazionale”, quando parli di giochini, perché davanti ad un Hell is Us che nel silenzio più assoluto porta avanti un discorso così interessante che è un peccato perderselo, puoi davvero star zitto solo perché dietro c’è Nacon?
Con tutto che Nacon è il publisher di merda che ha craccato The Sinking City rubandolo, de facto ai suoi autori – e poi prendendola in culo in tribunale, perché ogni tanto le Nintendo là fuori perdono anche loro.
L’indie rimane comunque parte della mia storia, parte del mio DNA. E su Gameromancer l’indie sarà sempre una cosa di casa. Ma soprattutto in una generazione pacco come questa nona, che sembra davvero il sequel della settima, il criterio di selezione non può essere solo l’indipendenza.
Deve essere il valore che un videogioco restituisce quando lo giochi.
Un valore che alla fine ha ben poco a che fare con i 20€ che ti chiede Team Cherry, ma è piuttosto quella cosa che ti fa giocare fino all’una di notte sapendo che il giorno dopo devi andare a lavorare.
Perché non fai l’influencer, e quindi questo sacrificio vale molto di più.
Un soldato delle Nazioni Organizzate di nome entra illegalmente nella nazione di Hadea, in cui è in corso una guerra civile, per correggere i miei errori di battitura, solo per scoprire che la regione è infestata da esseri supernaturali a seguito di un evento misterioso chiamato “la Calamità”.







Il problema di Nintendo è che non è più Nintendo.
I colletti bianchi sono tuttə cambiatə e prima nel direttivo c'era almeno una figura (chiamiamolo l'Iwata di turno) che aveva lavorato nella divisione dei videogiochi.
A oggi non è più così, tutti i dirigenti di Nintendo vengono dalle aree finanziare dell'azienda.
E secondo me si vede: sia dal marketing spiegato che fanno con Pokémon (i trailer delle megaevo di ZA sono bellissimi, ma siamo sicuri che il gioco lo sia?), sia con le politiche attorno ai DLC.
Una bella merda, ma ormai Nintendo andrà sempre più nella direzione "mungiamo i nostri utenti".
È un peccato, spero che prima o poi a Sakurai gli diano un ruolo dirigenziale, anche solo per un breve periodo: Miyamoto è vecchio e non ha interesse... Rimarrebbe solo lui per provare un attimo a contrastare il trend spillasoldi estremo che Nintendo ha intrapreso dal lancio di switch 2.
Confermo il pezzo di Logan gran bello