(S)Cazzi tuoi
Come le ultime settimane di giochini mi abbiano svuotato e non ho più voglia di giochini. E di come poi passa, perché per fortuna passa sempre. Grazie ai giochi però, non a chi li racconta.
La prima cosa che noi popolazione giocante abbiamo inventato non appena idDio Sofware ci ha fatto il dono delle Lingue – che è ovviamente il Death Match di DOOM – è stata il Teabag. È in un certo senso linguaggio emergente, nel senso che non essendoci a disposizione in-game cose per irridere l’avversario smitragliato male abbiamo universalmente stabilito che l’atto di accucciarsi, tirarsi su e riaccucciarsi sul suo cadavere fosse il modo migliore per infamarlo. E se siamo riusciti a dimostrare il nostro peggio senza manco le chat, figurati quando le hanno inserite.
Se ci pensi è incredibile come il “che parata!” di Rocket League sia diventato quasi un Marchio della Bestia, qualcosa che permettere di riconoscere ad occhio la tossicità e soprattutto la persona tossica che si nasconde dietro quel comando pre-impostato sparato durante una partita. È incredibile anche quanto LoL sia riuscito a tirare fuori il peggio di noi anche più di DOOM, di Call of Duty e dei giochini dove ci si spara addosso con una grafica pseudo-realistica. Molto meno incredibile è quanto le aziende davanti a queste cose si siano girate dall’altra parte finché non è diventato assolutamente necessario intervenire, perché avallare certi comportamenti da stronzə fa gioco al giochino. È più facile crescere, se diventi l’habitat di certi atteggiamenti e dei personaggi che li perpetrano. Costa meno non moderare che moderarlo, anche solo banalmente a livello di PR. Poi chiaramente ad una certa devi intervenire, ma solo quando il danno d’immagine supera il vantaggio monetario. Si chiama “economicamente corretto”, ed è quello che fanno tutte le Società per Azioni mentre noi ci si scanna al grido di “non si può più dire niente signora mia”.
Questa cosa poi chiaramente esce dai giochini ed entra nelle community. È il sonno della ragione che genera i mostri che poi affollano i vari GameTime e legittimano le idee del cazzo dei Content Creator Frawsci lì fuori.
Per me sarebbe facile dire #NotAllCommunities adesso, perché per qualche motivo la gente attormo a Gameromancer non mostra i segni di questa tossicità.
Vuoi perché a costo di rifiutare anche donazioni su Patreon e sub di Twitch non scendiamo a compromessi, vuoi perché la barriera di ingresso è tale per cui chi entra davvero in community deve avere almeno due neuroni funzionanti, vuoi perché abbiamo avuto culo. Il merito per quanto mi riguarda è soprattutto tuo, il mio dover moderare molto spesso si limita a bannare qualche imbecille dopo che m’è stato segnalato “dal basso”. Non è questo il punto, però – anche se questi volevano essere i soliti goffi ringraziamenti per essere quello che sei.
Il punto è che la tossicità esiste. E nonostante non si faccia che blaterare di Politicamente Corretto, di eccessi di inclusività e stronzate del genere, questa prolifera.
Prolifera al punto che se qualcunə si chiede – chiede, non afferma che sia così, chiede – se il Teabagging sia una molestia succede l’inferno. Al punto che c’è gente che è costretta a nascondere la sua identità di genere online pur di poter giocare, quando non rinuncia direttamente a farlo. E per ogni persona che smette di giocare c’è almeno un gamergater del cazzo che gode perché nella sua testa così sta preservando i “cari vecchi videogiochi” evitando che diventino arte e continuino ad essere una roba divertente su cui farsi le seghe sulle tipe sessualizzate e le ghignate perché che ridere dare i pugni ad Adolfo Hitler in Wolfenstein.
Anche se capisce più il Mein Kampf di Minecraft.
Ma le recensioni di Starfield a che cazzo servono?
Di Pietro “Phatejoker” Iacullo
9 scribacchini di videogiochi su 10 alla domanda "cos'è una recensione" rispondono che è un consiglio per gli acquisti, un Sacro Servigio erogato ad un pubblico che deve poter decidere se comprare o no il giochino messo sul tavolo operatorio.
Ma quando il giochino sta già su Game Pass, che senso ha questo consiglio per gli acquisti?
Starfield sarà giocabile al lancio spendendo una decina di euro, e forse manco quelli tra trial gratuite, promozioni e altri escamotage del genere. E quelle recensioni tra l'altro saranno pure figlie della fretta, perché i codici sono stati mandati un paio di settimane (scarse) prima del momento da cui potranno essere pubblicate – e quindi chiunque le pubblicherà perché figurati se siamo più stronzi dei competitor –, cioè il 31 agosto alle 18:00.
Provo più che altro pena per le persone costrette a giocare una roba che ci raccontiamo da tre anni come enorme e vastissimo.
Provo pena perché vuol dire due settimane passate attaccate alla console per poi fare un lavoro che probabilmente sarà una merda e mancherà completamente il punto, perché stiam parlando di uno sforzo monumentale (proprio come i giochini!) che poi si traduce in 5€ pagati tra tre mesi dall'IGN Italia di turno. Se va bene.
Provo pena perché buona parte del motivo per cui c'ha ragione Duccio Patané ed è meglio non leggere più niente sono queste stronzate. Peraltro applicate ad personam perché con Baldur's Gate 3 è stato molto facile fare gli splendidi dicendo che la recensione "esce quando esce".
Con Starfield si è strappata anche quell'ultima coperta di Linus a cui le recensioni si attaccano per giustificare la loro esistenza.
E adesso non è rimasto nulla a nascondere ai nostri occhi il dramma di quest'inutilità.
Qual è l'ultimo gioco che hai giocato con qualcunə?
Di Davide “Celens” Celentano
No, non intendo in co-op oppure online, intendo proprio un single player portato avanti dall'inizio alla fine condividendo pad e pensieri con qualcun altrə.
E se l'avete fatto, quanto tempo è passato dall'ultima volta?
Qualcunə potrebbe obiettare che ti rovina l'esperienza, ma è davvero necessario controllare il personaggio per tutta la durata del gioco, uccidere ogni singolo nemico, arrivare ai titoli di coda tutto da solə, per considerare finito un gioco?
Nell'era di YouTube e Twitch poi, dove posso conoscere a menadito qualsiasi videogioco senza averlo manco mai toccato con mano, neanche per un secondo.
Io dico che la condivisione dell'opera adatta con la persona adatta non può fare altro che migliorartela, l'esperienza. Non può fare altro che elevare l'opera stessa.
E allora non siate gelosi di quel cazzo di pad e passatelo a un amicə, a un partner, a chiunque vi faccia sentire a vostro agio a condividere la vostra passione.
Perché i bei momenti, insieme, lo saranno ancora di più.
Quante ore di gioco hai fatto sulla home della tua console?
Di Richard “Amaterasu” Sintoni
In questo mondo nuovo fatto di abbonamenti e cataloghi immensi sempre più ricchi chissà quanti titoli hai iniziato e mollato a metà, aggiunto alla raccolta e scaricato e mai iniziato, perché più il tempo passava più ti veniva voglia di cambiare giochino.
Quanta roba hai tirato giù facendoti tentare dalla sezione "consigliati per te" o dalle stelline sulla recensione, per poi lasciarla lì allungando il tuo backlog e lamentandoti del fatto che non hai un cazzo da giocare.
Siamo ingordi e bulimici, affamati di novità ma spaventati dall'ignoto e dal rischio di perdere tempo.
E allora passiamo il nostro tempo sulla home della nostra console, o su quella di Netflix o di qualsiasi altra piattaforma di streaming per cui stiamo pagando più per abitudine che per necessità.
E forse quel che cerchiamo nemmeno c'è.
Antica Riserva Gameromancer
Non so per quale motivo, ma quando ho deciso che il tema della newsletter di questa settimana sarebbe stato lo scazzo mi è venuto in mente questo vecchio post.
Forse appunto perché in questo periodo sto vivendo lo scazzo – videoludicamente parlando – e sto aspettando quel giochino che sarà per me quello che è il bengala acceso nel cheat di Tomb Raider 2. Forse perché avevo bisogno di rileggermelo, e magari fa bene (ri)leggerlo anche a te. Comunque:
Passo a destra, passo a sinistra, passo a destra, passo a sinistra, passo indietro, passo avanti, gira tre volte su te stessa, salta in avanti.
È il trucco per skippare un livello in Tomb Raider II. Chissà quante volte l'avrò usato. Chissà quante volte tra i canali di Venezia o nella Tana del Drago ho avuto bisogno di un aiuto e beh, bastava digitarlo.
Esegui lo stesso trucco senza prima accendere un bengala ed è Game Over. Senza la torcia accesa Lara semplicemente esplode in una nuvola di poligoni. Non importa quante volte tu l'abbia usato. Non importa quante volte tu abbia fatto le stesse azioni, detto le stesse cose.
Lo stesso gesto che t'ha salvato mille volte può ucciderti, se gli togli la luce.
Passo a destra, passo a sinistra, passo a destra, passo a sinistra, passo indietro, passo avanti, gira tre volte su te stessa, salta in avanti...
Spammini Tattici Nuclerari™
Questa settimana non è uscito un cazzo. Già esce poco durante l’anno, figurati la settimana di ferragosto. Che è anche la settimana prima della Gamescom. In ogni caso Igno s’è prodotto in un rolex aggratis dove si parla di Blasphemous 2, che l’ha tenuto occupato in questa prima metà di agosto:
È anche successo che Fra ha finalmente finito di scrivere una cosa su Scorn che stava scrivendo da un anno. Il tempo di lettura stimato è di 7 minuti, circa quello de la Danse Macabre. Per spiegare tutti i layer del pezzo serve un’ora e mezza. E non lo dico a cazzo di cane, ma perché il video-spiegone del pezzo per i Patreon dura effettivamente quel tempo là.
A proposito di cose estere mi è capitato sott’occhio questo pezzo di Forbes che parla di perché sostanzialmente non stiamo ancora vedendo Baldur’s Gate 3 su Xbox. Il motivo stringi stringi è Series S: Larian non ha ancora trovato il modo di far girare sull’entry level di Microsoft la modalità split-screen e i giochi sui due modelli di Xbox devono avere le stesse feature. Series S sta insomma diventando il collo di bottiglia che da queste parti si è sempre ipotizzato sarebbe diventato, con buona pace dei Christian DevilChry e degli aziendalismi vari per cui se parli male di Microsoft allora sei sonarə/nintendarə/segaiolə.
O per dirla a la Gameromancer…
Chissà come mai le cose che scrivo io tendenzialmente invecchiano bene. A differenza dei Pokémon.
E che due poképalle
Ti sarà sicuramente capitato di vivere un periodo di scazzo in cui non hai voglia di giocare niente.
No, che attacco di merda. Grazie al cazzo che ti è sicuramente capitato. Ricomincio.
Questa settimana non avevo assolutamente voglia di scrivere la newsletter…
E allora perché io dovrei aver voglia di leggerla? ‘Sta spettacolarizzazione della FOMO in modo meta-referenziale lasciamola a chi ha il tesserino da pubblicista. Hai ancora un minimo di dignità e infatti non scrivi su Player, cerca di mantenerla. Da capo.
Sono uscito emozionalmente esausto dalle ultime due cose che ho giocato. Sono due cose che tra l’altro non durano un cazzo e che combinate non hanno occupato manco 3 giorni in tutto delle mie due settimane di ferie. Mi sento come immagino ci si senta alla fine di una maratona, come mi sento di solito alla fine di qualunque sforzo mi sia costato energie – ma energie vere, non le pantomime su quanto sia difficile scrivere ogni settimana qualcosa e mandartelo via mail. Ho dato tutto, perché dovrei dare ancora?
Non sono nel mood per investirmi emotivamente in qualcosa di nuovo, che stia su PlayStation o su Netflix. E allora mi sono rifugiato nel vecchio.
Sto rigiocando quella che è probabilmente la cosa migliore che abbia mai fatto Game Freak per la specie umana, ovvero Pokémon Argento SoulSilver. Lo sto facendo su 3DS, con cui sì, ho un rapporto conflittuale, ma devo riconoscere essere l’ultima vera console portatile pensata per essere tale. Switch e Steam Deck servono per giocare i giochini home ma al cesso, 3DS e DS no. Moddandolo puoi pure recuperare un sacco di roba GBA peraltro.
Il problema è che non sta funzionando.
SoulSilver nella mia testa era il miglior videogioco Pokémon di sempre. Non avrei mai pensato potesse sembrarmi vecchio. Poi l’anno scorso sono usciti prima Leggende Pokémon Arceus e poi Scarlatto e Violetto. Sono due giochi tendenzialmente di merda: non stanno in piedi mai dal punto di vista tecnologico, sono una vergogna per chiunque abbia mai scritto mezza linea di codice e ti fanno pensare per tutta la durata dell’esperienza cosa potrebbe essere la serie se solo a Game Freak succedesse quello che è successo al Grande Torino a Superga. Però nonostante tutto hanno un cuore enorme e credo abbiano per sempre cambiato quello che mi aspetto dalla serie.
M’è mancato l’approccio open map di Hisui, il senso di pericolo che non mi ha mai abbandonato per tutta l’esperienza. I Pokémon in quella dimensione spaziale e temporale sono creature ostili che noi umani ancora non capiamo, e possono attaccarti in branco per cui pure che c’hai il tuo Typhlosion livello 80 incazzatissimo stai sempre sul chi vive.
Mi è mancato stare in sella a Miraidon, nonostante nel pezzo a quattro mani scritto con Fra su TGM – che penso sia davvero una delle cose migliori che abbiamo mai fatto assieme – io in realtà cavalcavo l’altro leggendario e mi guardavo indietro. Oggi invece nel guardarmi indietro mi devo rendere conto di quanto Miraidon incarni davvero il concetto di Mirai, quanto davvero rappresenti un futuro possibile per la serie che se non si realizzerà sarà soltanto per il paradosso di averla affidata ad un team con più ardore che talento. Poter girare Paldea senza grandissimi blocchi artificiosi by design, poter cercare da subito una squadra interessante invece di dover giocare le prime tre palestre con un Hoothoot che in quarta generazione non può manco più imparare Flash… Mentre dall’altra parte devo sprecare uno slot per Taglio per poter uscire dal fottuto Bosco dei Lecci.
Il gioco che mi farà passare lo scazzo deve ancora uscire.
Uscirà, non ne dubito. Uscirà probabilmente pure a breve, perché è molto facile che questo mio momento un po’ buio pad alla mano sia il palcoscenico ideale per una cosa tipo Sea of Stars, nonostante sia un jRPG e i dev abbiano fatto apprezzamenti a Jordan Peterson – no, non è la stessa cosa del giochino dei maghetti, è molto meno grave e non c’è un finanziamento attivo. E je piacerebbe a Hogwarts Legacy essere il capolavoro che è The Messenger.
L’errore è stato cercarlo nel passato. Ma è stato un errore interessante da commettere.
E anche questa settimana in un modo o nell’altro ce l’abbiamo fatta. È la ventiquattresima settimana da quando abbiamo iniziato con la newsletter. Sfondiamo abbondantemente lə 200 iscrittə, ci sono issue che hanno pure più del doppio delle aperture rispetto alle mail inviate e soprattutto si trova sempre qualcosa da dire. Questo è anche perché ho il grandissimo culo di portare avanti questo sforzo con gente che ci crede fortissimo. Incluso anche tu, che stai leggendo queste righe adesso e ti sei sparato un pippone enorme su Pokémon Argento SoulSilver quando tutto il resto della Game Critic sta già flexando Starfield.
Tra un paio di settimanelle si ricomincia a pieno regime. Già nella prossima uscita probabilmente ci sarà qualche spoilerino sulle morti di cui andremo a morire a settembre e a ottobre. Insieme, perché è l’unico modo di cambiare le cose: provare a proporre il cambiamento che vogliamo vedere e fare in modo che la gente lo sostenga –ci, sostenga, quando i culi sulla graticola sono i nostri. Insieme, ci sarà tempo di giocare Starfield una volta che uscirà, di parlarne per bene sul gruppone Telegram come s’è fatto e si sta ancora facendo per Final Fantasy XVI. Ci sarà il tempo per fare un po’ di Game Culture su Twitch, per registrare degli approfondimenti ad hoc per i Patreon, per parlare finalmente anche fuori dal paywall di Tears of the Kingdom.
Ci aspettano dei mesi un sacco significativi. Alla faccia di chi sostiene che il contenuto non c’è e abbiamo bisogno del drama della settimana per tirare a campare.
Io non vedo l'ora di vedere il menù di starfield.
Apparte questo capisco il periodo di scazzo.
Ti consiglio di pisciare soul silver e di iniziare Dragon Quest Monster Joker 3( c'è la patch eng).
Ho finito al mare la prima area e secondo me è incredibile, al netto di una telecamera che a volte fa bestemmiare.
Comunque, parlando di steamdeck: se sei Pacione la useresti praticamente solo per l'emulazione di console portatile e per farti venire le morroidi sulla tazza del cesso per giocare a Mgs4.
Dunque top, ci butto nel cesso il primo stipendio.
E poi, vi ringrazio.
Non penso possiate sapere ancora il perché, ma grazie.
Grazie per la fiducia che mi date.
Ah, giusto, il discorso community: noi non facciamo un cazzo.
Il tone of voice e gli argomenti li settate voi, gli spiriti affini poi vengono in automatico.