Resistere giocando a Sniper Elite: Resistance
Come ci si sente a sparare ai nazisti in-game mentre i nazisti sono al potere IRL
Sono nato negli anni ‘90.
Negli anni ‘90 i nazisti erano l’iconografia del male. Era un assoluto universale, un nord magnetico che non poteva essere smentito perché, beh, tutte le bussole di questo mondo puntano verso il nord magnetico e non c’è spazio per i negazionisti davanti all’evidenza dei fatti.
Negli anni ‘90 nessuno si sarebbe mai sognato di prendersela con un prodotto mediale perché “si spara troppo ai nazisti”. I film di Indiana Jones avevano basato un’intera trilogia su questo.
Nel 2025 il giochino di Indiana Jones per lo stesso motivo è “woke”.
In questi giorni ho giocato Sniper Elite: Resistance su mandato di PoteriArcani La Rivista Ufficiale™ (aka The Games Machine). Ora, su TGM alla gente tendenzialmente frega sapere com’è il gioco. Non che non ci sia spazio per altro, e infatti ho aperto il pezzo perculando Elon Musk, però una recensione su TGM non è il posto per parlare di cosa vuol dire sparare ai nazisti in un gioco del 2025 quando il 2025 si è aperto con i nazisti di nuovo al potere.
Prima però sai bene che bisogna advertizzare il podcast.
[podcast] (PS)VITA, MORTA E MIRACOLI
Oggi lo schermo OLED è una fighetteria da secondo modello della console da rivendere a chi ha preso quella base.
Nel 2011 su PlayStation Vita era il cazzo di standard. 249€ – lo stesso prezzo di 3DS, prima che Nintendo tagliasse il prezzo come mai più fatto nella sua storia – per essere proiettati nella Next Generation Portable, per continuare a sognare la stessa esperienza home comodamente nelle nostre tasche in perfetta continuità con quanto visto su PSP.
Rimarrà solo un sogno, perché appunto Nintendo pur di vincere quella competizione varerà una manovra lacrime & sangue e non contenta svilupperà alla chetichella killer application come Mario Kart e Smash Bros. per la sua portatile. Poco importa se poi quella versione di Smash Bros. per 3DS sia un mezzo insulto.
Le vendite, Giappone a parte, non ingraneranno mai, perché l’era delle console portatili così come le avevamo conosciute si stava avviando verso un tramonto ogni giorno sempre più chiaro. La gente voleva quello che poi c’avrebbero dato Switch e Steam Deck, gli stessi giochi da home console e fanculo all’idea di giocare al parco, a me interessa poter finire Skyrim tutto sul cesso.
Eppure PS Vita quasi 15 anni dopo è ancora un gran bel pezzo di hardware. Il software, beh, è un discorso a parte.
[segamentale™] Escapnazismo
di Pietro “Phatejoker” Iacullo
Ho scelto di non usare praticamente mai le opzioni non letali in Sniper Elite: Resistance.
Ho scelto di uccidere pure soldati che non c’era bisogno di far fuori, per il semplice fatto che “stavano solo eseguendo gli ordini” e tanto mi bastava per ritenere che meritassero la fine che gli stavo imponendo. Quando osservi qualcuno delle SS attraverso il binocolo per segnarlo sull’HUD compare anche in alto a destra il suo nome e qualche dettaglio su chi è. Ricordo di aver ucciso con la stessa foga sia il nazista di cui il gioco mi ha detto “ha messo incinta una contadina e l’ha convinta che il padre è un suo commilitone” che il suo opposto, un soldato che sarebbe diventato padre da lì a qualche mese e che non vedeva l’ora di esserlo.
Non ho fatto prigionieri, non ho fatto differenze in Sniper Elite: Resistance, perché in-game ero io ad aver potere sui nazisti.
Si potrebbe obiettare che allora non sono meglio di loro. È solo un gioco, sì, ma nel momento in cui sono stato io a poter decidere chi vive e chi muore loro sono morti senza manco interrogarsi troppo sulla cosa. Che poi non è vero, perché ogni click del tasto sinistro del mouse prima di diventare un headshot formava inevitabilmente lo stesso pensiero, chiedendosi perché lo stessi facendo. Ed eccoci qui, signor giudice.
Lo facevo – lo faccio, perché in realtà Resistance sto continuando a giocarlo e forse proprio per questo – perché è uno dei pochi modi che ho per esorcizzare cosa sta succedendo.
Sottolineo la parola “esorcizzare”. Come singoli cittadini possiamo sempre fare qualcosa, anche fosse prendere a calci il nostro migliore amico che decide di non andare a votare perché è tutto un magna-magna. Però l’essere in posizione più o meno attiva contro quello che sta succedendo nel mondo non fa nulla per le paure che si provano per quello che sta succedendo nel mondo. In questo momento invece sparare a dei nazisti di pixel e poligoni, per quanto mi riguarda almeno, sta facendo molto. Nel suo piccolo Sniper Elite: Resistance mi mostra perché sto sparando: sto aiutando i partigiani a scacciare da casa loro una forza d’invasione che pur di mantenere il controllo è disposta a qualunque atrocità. Io non sono da meno, visto che la prima missione del gioco serve a preparare il terreno per un bombardamento su una diga con lo scopo di distruggere l’insediamento che c’è più a valle, ma fino a che punto ha senso la superiorità morale quando stai guardando in faccia il male allo stato puro?
Perché i nazisti da questo punto di vista non hanno un codice, e se ce l’avevano lo hanno abbandonato subito non appena la terra ha iniziato a mancargli sotto i piedi. Le Wunderwaffen non sono solo propaganda in Resistance, l’esercito tedesco vuole davvero testare un’arma chimica contro la popolazione locale. Per quanto siano francesi questa rimane una bestialità.
E mi dispiace per il futuro neo-padre tedesco che “sta solo eseguendo gli ordini”, mi dispiace davvero. Ma ha scelto una parte e deve assumersene le conseguenze. Soprattutto quando è la parte sbagliata.
Mi rendo conto che sia una super-semplificazione. Prima di tutto perché è un gioco e non sto davvero uccidendo nessuno, la sera posso tranquillamente tornare a letto e dormire senza nessun senso di colpa. In seconda battuta perché quelli sono i nazisti quelli veri col ™, non c’è nessun margine di discussione dove chiedersi se quell’NPC ha davvero fatto un saluto romano. E quindi è facile vederli come il male assoluto perché, beh, lo sono. Gli alleati hanno commesso crimini di guerra, loro crimini contro l’umanità. Ci passa un abisso in mezzo. Lo vedo perfino io che sono da sempre contro le divise perché quelle divise mi hanno rovinato l’infanzia.
Eppure nel piccolo ripenso a quel soldato che stava per diventare padre e mi chiedo – proporzioni a parte – dove sia la differenza con chi sta godendo del fatto che nella terra dei Liberi adesso o sei maschio o sei femmina senza nessuna via di mezzo. Dove sia il coraggio di questa patria dei Coraggiosi quando questa decisione viene presa essenzialmente perché si vuole rafforzare l’esercito, che è ormai l’unico mezzo attraverso il quale possono fare la voce grossa sulla scena internazionale.
È chiaro che ci passa quasi lo stesso abisso che c’è tra un crimine di guerra e uno contro l’umanità intera, ma “ho solo postato un meme” è davvero una cosa così distante da “stavo solo eseguendo gli ordini”?
E se non lo è, come cazzo facciamo a spiegarlo a chi posta questi meme?
Qualche giorno fa un amico molto stretto mi ha detto (scherzando, ma credo fino ad una certa) che ad un certo punto l’anno scorso ha avuto paura di perdermi su determinate tematiche visto che stavo subendo un callout proprio su quei temi. Alla fine penso che possa dire che non mi ha perso, non sono riuscito a farmi i cazzi miei manco fino all’uscita di Stellar Blade perché è venuto fuori che a quelle tematiche credo, solo che non credevo più nei mezzi che stavo usando.
Stellar 2Blade
“Anche Yoko Taro ha detto che Stellar Blade è bello, addirittura ha detto che è meglio di Nier”. Sì, Taro su Twitter ha pure detto che il suo sogno è che i fidanzati delle cosplayer di 2B spariscano o che gli farebbe molto comodo un archivio con tutte le fanart pornografiche del personaggio.
Non voglio dover giocare Sniper Elite: Resistance ma dalla parte sbagliata dello schermo tra qualche anno. Forse è tutto qui.
E quindi per il momento la mia soluzione, quella che funziona per me e su cui nessunə ha diritto di decidere se non me stesso, è quella di provare a mediare con quelli che “ho solo postato un meme”. Uno alla volta, cercando di spiegargli che non è solo un meme, è il primo passo verso un sacco di cose che poi tornano in culo anche a noi, perché io in una società dove sono meno maschio se piango non voglio più vivere. Ho il diritto alle mie fragilità.
Posso conquistarlo solo cambiando davvero la società, perché con le baionette al massimo otteniamo che non appena non c’è più un vantaggio economico nel fare washing le aziende preferiscono mostrarsi sporche.
Nel frattempo, continuo a sparare ai nazisti in Sniper Elite. Perché mi permette di resistere.
[notizie, circa]
Activision ha un problema con i suoi dipendenti. Di nuovo.
di Richard “Amaterasu” Sintoni
Sembra l'altro ieri che qualche dipendente si dilettava nel furto dal frigorifero del latte materno di una sua collega.
Come sembra l'altro ieri che venivano fuori le fantastiche storie di Bobby Kotick, della Cosby Suite e delle chat aziendali dove coi suoi colleghi si dilettavano nel classificare i culi delle dipendenti degli uffici.
Passano gli anni, passano di mano le aziende e passano pure i dirigenti, ma certe merdate restano annidate nei muri.
Basta un po' di aria nuova per ritirare fuori lo schifo dalle persone e spingere qualche stronzo a "sputtanare" le chat dellə colleghə, colpevoli di scrivere messaggi di supporto alle politiche DEI della compagnia.
E quale migliore aria nuova di quella che tira da un tot su X. Quale miglior luogo per sbattere dati sensibili quali identità e perfino gli stati dei permessi di soggiorno e darli in pasto a un'utenza che non vede l'ora di avere altre persone da mettere nel tritacarne dell'odio.
E fa incazzare da morire sta cosa. Perché in un mondo che sta sempre più abbandonando i programmi DEI a tutela della sua forza lavoro voltandole le spalle, l'ultima cosa che si meritavano queste persone erano i delatori di quartiere.
Che vuoi per caso o per ironia della sorte, stanno sempre a vendere 'sta gente ai fasci.
DEI IS GONE
di Pietro “Phatejoker” Iacullo
Chiudere le divisioni DEI vuol dire accettare che il server Discord di Moon Studios sia un coacervo di insulti razzisti, sessisti e anti-semiti ai danni di chi lavora ad Ori and the Blind Forest, che poi racconta tutto l'opposto di cosa succede dietro le quinte.
Chiudere le divisioni DEI vuol dire normalizzare il rubare il latte materno che le colleghe conservano nel frigorifero della saletta dove possono allattare. È una burla, se fa pe ride, però com'è che succede nella stessa azienda della Cosby Suite dove si prova a far ubriacare le colleghe per poi scoparsele?
Chiudere le divisioni DEI vuol dire rendere più difficile denunciare quella dirigenza che non vuole protagonisti femminili nel prossimo Assassin's Creed perché "abbassano le vendite" e poi qualche anno dopo finisce in galera per violenza sessuale.
Chiudere le divisioni DEI non ha nulla a che fare con la qualità dei videogiochi che vengono sviluppati, ma con la qualità delle vite di chi ci lavora.
E se fai il tifo perché questa peggiori non meriti un videogioco a fine giornata che ti faccia evadere dai tuoi problemi.
A volte i giochi mi piacciono troppo. Nel vero senso della parola.
di Davide “Celens” Celentano
A volte determinati titoli arrivano a monopolizzare così tanto il mio tempo e i miei pensieri da farmi rischiare seriamente il burnout.
Infatti in questi casi, dopo un periodo iniziale di full immersion, spesso finisco per mollarli all'improvviso per un po'. E le esperienze moderne, costruite per essere sempre più dilatate, di certo non aiutano.
Come non aiuta il fatto di essere un completista wanna-be, nel senso che non possiedo minimamente la pazienza e la costanza per fare un 100%, ma al tempo stesso se c'è un'attività non la ignoro mai completamente. Quindi mi impegno per fare un po' di tutto ma alla fine non concludo realmente un cazzo.
E quindi eccomi qui, bloccato per l'ennesima volta tra la curiosità di andare avanti e il rifiuto di mangiare altro zucchero dopo che ho finito tutto il secchio di gelato da solo.
Sarà per questo che si dice che i videogiochi ti fanno tornare bambino?
Come rimango informato?
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Questa settimana [stronzo] ha parlato di [cose]. Puoi ascoltare cliccando su [link].
Dai, [stronzo] è Calzati, [cose] puoi dedurlo dal titolo e il link è qui sotto.

[spammini] Abbiamo davvero bisogno di una grafica migliore?
Un paio di settimane fa sempre su The Games Machine era uscito questo editoriale di Marco Bortoluzzi che secondo me dice una roba sacrosanta. E su cui ho litigato con Scibetta, ma ne parliamo a breve quando esce quella cosa dove ci scanniamo su The Last of Us featuring pure
.Intanto beccati l’editoriale di Marco qui →
Ci sono settimane in cui arrivo qui in fondo e non ho nient’altro da dire.
Succede quando l’editoriale che se sei arrivatə fin qui hai già letto è una roba particolarmente personale dove si sfogano i pensieri che solitamente destino a questa outro. Non so manco quanto questo schema visto da fuori sia percepibile, in realtà, e magari il concetto di outro esiste solo nella mia testa.
Comunque in una prima stesura qui avevo scritto due considerazioni su Sniper Elite Resistance in quanto giochino e non in quanto SegaMentale™. Poi però mi sembrava una roba di circostanza e anche un po’ svilente per il pezzo sull’escapnazismo.
GR è sempre stato un posto dove quando i giochini diventano una seduta di auto-analisi senza psicologo si lascia tutto così com’è.
È probabilmente la cosa meno pop di GR, perché prima eravamo quelli che se la prendevano con i “giornalisti” videoludici, poi siamo stati lə terroristə woke che adesso prendono le botte sia dai Black Bloc che dai celerini. Però a 6 anni dall’apertura del Sacro Blog™ rimane ancora la cosa che mi dà più soddisfazione scrivere, scalpellando una parola alla volta come se la tastiera del PC mi permettesse di avvicinarmi un po’ al talento di quelle persone che con le mani fanno davvero miracoli. Io senza i computer probabilmente sarei stato buono solo per zappare l’orto.
Se ti sei rottə lə cazzə questa settimana, mi dispiace. Lo so che da GR cerchi politica & giochini. Però questa settimana io cercavo un po’ di catarsi.
E potevo trovarla solo su queste pagine.
Due vs uno però non vale, date una spalla a Scibetta
Non vedo l'ora di parlare di TLOU.
Non riesco ad andare oltre l'inizio LOL