id Software ha tolto il suono a DOOM
Se DOOM: The Dark Ages suona diverso, beh, è perché id ha fottuto a sangue Mick Gordon
La seconda cosa che percepiamo una volta avviato un videogioco è il sonoro.
Non ci facciamo caso. Non è così evidente come la grafica (che è la prima cosa che percepiamo), e culturalmente non siamo nemmeno così abituati a notare e parlare di sonoro. Non ne parla il marketing se non per inserire il loghino Dolby sulle confezioni della merda che compriamo. Non ne parlano le recensioni se non in un trafiletto a fondo testo che spara qualche formulario ormai talmente consumato dall’uso da aver perso significato. E quindi non mi stupisce che dopo che id Software ha mostrato il trailer di DOOM: The Dark Ages nessuno si sia chiesto perché suona così diverso da DOOM (2016) e da Eternal.
Che nessuno si sia ricordato di Mick Gordon, appunto.
Non sono un giornalista. La Voce della Ribellione non è
. Per forza di cose quindi raccontando di Mick Gordon dentro ci finiranno un sacco di considerazioni personali. Per una trattazione scevra da tutto questo però basta rifarsi alle parole dei protagonisti della vicenda. In ordine temporale:La lettera aperta di Marty Stratton su Reddit dove l’executive producer di Eternal accusa Gordon di tutti i problemi legati al rilascio della OST di Doom Eternal;
La lunghissima risposta di Gordon su Medium, dove le accuse vengono rispedite al mittente (pubblicando anche screenshot dei vari scambi tra il compositore e id) e si rincara la dose affermando che metà della colonna sonora di Eternal sia composta da brani pitchati da Gordon e scartati da id con l’idea di non doverli pagare;
La contro-replica di Bethesda a mezzo social, che accusa Gordon di aver istigato a comportamenti tossici contro Stratton e id Software la fanbase di DOOM;
Detto questo, spammini del podcast e poi “fatemi male”, come la difficoltà media di DOOM.
Not All AI
Ma guarda un po’, è tornato Fabio Scalini punto com. Puntatona extra-ciccia di contenuti (e con purtroppo un paio di DAMS moment belli pesi) dove l’idea era quella di chiedere ad uno scrittore di roba Sci-Fi che parla di Intelligenza Artificiale da prima che fosse trendy che cazzo succederà nel prossimo futuro.
Ma me l’accatto Ghost of Tsushima?
Abbiamo finalmente trovato un Tripla-A che passa il test Sieg-Heilteri. Per giunta è pure “la solita esclusiva Sony”, un generic RPG-open-world-story-driven-cazzi-e-mazzi.
Eppure Tsushima qualcosa da dire ce l’ha eccome.
Highway to Hell on Earth
Non ho chiuso con DOOM. Ho chiuso con un cliente tossico.
— My full statement regarding DOOM Eternal, Mick Gordon, 9/11/22
Non racconto questa storia adesso perché “voglio rovinare la festa a Microsoft”, incitare al boicottaggio o “fare il sindacato operai e metalmeccanici”. Che per la cronaca nei videogiochi servirebbe come l’ossigeno e una delle lezioni da trarre dalla storia di Mick Gordon sarebbe proprio quella, ma lasciamo perdere.
Racconto questa storia perché è importante non dimenticare mai che le aziende non sono nostre amiche. Nemmeno quando rilasciano il trailer del nuovo capitolo di quella serie che ci ha cresciuto.
DOOM è un enorme pezzo della mia vita. Ho miliardi di ricordi che iniziano con DOOM. Ho migliaia di parole scritte per o grazie a DOOM. id Software – la prima id, quella di Carmack e Romero – ha ispirato il primo copy in assoluto che abbia scritto per Gameromancer quando è diventato qualcosa di più di un podcast. Però io sono io e DOOM è DOOM. Facciamo troppo spesso questo errore: ci identifichiamo a tal punto con l’arte che per noi è importante da prendere ogni attacco a quell’arte come se fosse rivolto a noi.
Non siamo l’arte di cui ci innamoriamo. Molto spesso non scegliamo nemmeno di cosa innamorarci, esattamente come con l’amore-quello-vero. È una reazione spontanea, non posso decidere a tavolino cosa mi piacerà e cosa no. Quello che posso controllare è il mio comportamento di conseguenza a questo istinto, però. Ed è per questo che ho deciso di raccontare questa storia oggi, quando il trailer di The Dark Ages è ancora caldo e un sacco di gente vorrebbe solo lasciarsi trascinare dall’hype. È il momento peggiore per farlo, ma è anche quello più giusto se solo riuscissimo a razionalizzare la rabbia che monta per colpa di queste parole, se la smettessimo con la fregnaccia di separare opera e autore e iniziassimo a separare noi dall’intrattenimento.
18 aprile 2020. Doom Eternal è uscito da una mesata, ma finalmente chi ha comprato la Collector’s Edition del gioco può scaricarne la OST. Solo che il mixaggio è una merda, e alla gente in maniera più che lecita girano i coglioni. Diventa particolarmente virale un post che confronta side-by-side le versioni della traccia BFG Division della OST di DOOM 2016 e quella di Eternal, notando come la seconda sia molto meno dinamica. Mick Gordon risponde a chi commenta dicendo che si aspettava un lavoro meno sciatto da lui che non si è occupato del mixaggio di quella traccia, indicando le (poche) su cui invece ha effettivamente messo mano lui.
4 maggio 2020. Matry Stratton posta una lettera aperta su Reddit dove come detto attribuisce la colpa dei problemi relativi alla OST a Gordon. Lo statement si rende necessario perché dopo la risposta del compositore è id ad essere presa di mira, e in particolare Stratton parla di “attacchi diretti e personali” a lui e al Lead Audio Designer del gioco Chad Mossholder. Il fronte si ribalta e a finire nel tritacarne adesso è Gordon, che però a differenza di Stratton e Mossholder è un contractor – praticamente una Partita IVA – e in quanto libero professionista lavora sostanzialmente solo grazie alla sua reputazione. Tanto più che Stratton conferma di essere molto deluso dalla situazione e che di conseguenza per le musiche dell’espansione di Eternal non verrà coivolto il compositore. A Gordon si stringe il buco del culo perché la gente lo vuole morto e inizia anche a fare pressione su altri suoi clienti, colpevoli di averlo assunto. In buona sostanza succede la Cancel Culture.
È difficile spiegare questo meccanismo. Io pensavo di averlo capito, ma dopo essere stato due volte a distanza di pochi mesi dall’altra parte mi rendo conto di quanto non avessi capito un cazzo.
Durante una chiamata Marty [Stratton] mi ha detto che lui evita i social e non posta mai online perché sa che ogni cosa che dice potrebbe diventare “la notizia del giorno dopo”. E invece eccolo qui, ad utilizzare una piattaforma [Reddit] per lanciare un attacco diretto e personale. A organizzare una gogna pubblica davanti all’intera industria. Perché? Mi sono sentito umiliato.
Penso di poter dire solo adesso di capire davvero questo passaggio. Dopo il post su Medium di Gordon due anni fa la cosa che mi faceva più rabbia era come id e Bethesda si fossero comportate da aziende capitaliste, quanto alla fin fine tenessero più ai soldi e alla reputazione che a DOOM. Oggi mi sento un gigantesco egoista per aver fatto questi ragionamenti: i videogiochi sono importanti, ma non più delle vite che vengono rovinate da queste stronzate. La cosa più grave che ha fatto Stratton non è stata non pagare Gordon per metà delle tracce (ci torniamo) che poi sono finite in Eternal o trattarlo ammerda durante i due anni di lavoro, è stata metterlo alla berlina fottendosene delle conseguenze.
Più su dicevo che una delle lezioni da trarre è quanto servano i sindacati nell’industria. Un’altra è quanta educazione al digitale servirebbe. A tutti.
Non so dire se è più stronzo Stratton o fanno più schifo i redditor che si sono comportati come se fosse 4chan andando a fare pressioni sui clienti di Gordon. Non so nemmeno se sia importante stabilirlo, in realtà. So però che ci vorrebbe un limite, da qualche parte, una linea da non superare in questi casi che valga da una parte e dall’altra, perché Mick Gordon ha al 100% la mia spada – tanto più che anche su Medium una delle prime cose che ha scritto è che non serviva a nulla andare a disseminare altra tossicità, anzi avrebbe solo compromesso il suo difendersi – ma se alla fine di questa storia si fosse accoppato Stratton avremmo perso comunque tutti. Non perché Stratton sia un talento o una guida illuminata, ma perché rimane un essere umano. E una vita vale quanto una vita.
In ogni caso a questo punto Gordon (stando a quanto dichiarato, ma mi permetto di dire anche dimostrato, su Medium) inizia a trattare pesantemente con id. Anche perché come detto c’è il piccolo dettaglio che diversi dei brani che la software house ha scartato durante i due anni di lavoro ad Eternal – e che quindi non sono stati fatturati da Gordon, in quanto si presumesse non venissero utilizzati – alla fine nel gioco ci sono. I compositori vengono pagati per ogni minuto di audio che finisce nel gioco finale e beh, id ha pagato solo la metà del materiale che poi ha messo su disco. Gordon vorrebbe soprattutto che quel topic su Reddit venisse fatto sparire. Motivo per cui viene rifiutata una proposta a sei zeri in cambio di a) un mea culpa totale e b) un no comment a vita sulla questione, che Gordon rifiuta. Ho visto gente vendersi per molto meno e indignarsi pure quando glielo si fa notare, per cui mega-rispetto.
Com’è finita questa storia? Ad oggi non abbiamo altre notizie. Gli unici fatti che abbiamo in mano sono che:
Gordon non ha effettivamente lavorato a The Ancient Gods, l’espansione di Eternal. Non sembra stia lavorando a The Dark Ages, col risultato che DOOM è rimasto orfano di uno dei compositori più sgamati che abbia lavorato alla serie;
Il sito di Gordon mostra ancora tra i suoi lavori DOOM e Doom Eternal. Dal suo post su Medium era emersa l’intenzione da parte di id di impedirgli di prendersi il credito per il suo lavoro – come se poi fosse un mistero visto che id stessa ha usato il nome di Gordon come leva di marketing per vendere la OST di Eternal, ma va beh –, ma apparentemente almeno su questo il capitale ci deve mangiare i genitali;
Gordon non ha più lavorato a produzioni di questo calibro dal 2020 ad oggi. Non è che non abbia più lavorato tout court, ma la roba più mediatica su cui ha messo mano è Atomic Heart.
A questo proposito, Atomic Heart non si porta a casa il premio (fittizio) “gioco che ha subito un tentativo di boicottaggio 2023” solo perché l’anno scorso usciva anche Hogwarts Legacy. L’accusa a Mundfish era nello specifico quella di avere rapporti abbastanza privilegiati con il governo Putin (e di aver preso anche più o meno direttamente dei soldi da Gazprom per fundare lo sviluppo). E pensare che sarebbe stato facilissimo boicottarlo in quanto gioco dal design completamente sbagliato, but still.
La cosa non è mai stata dimostrata in modo convincente, ma la riflessione che vorrei fare io è un’altra:
Quando parlo di queste cose non lo faccio con la pretesa di dire cosa sia giusto o cosa sia sbagliato comprare.
Non c’è consumo etico sotto il capitalismo, ci sono solo i compromessi che ci troviamo a fare per tirare a campare giorno dopo giorno, finché non ci addormenteremo per sempre in un metro e ottanta di rovere e velluto. Questa non vuole essere un’assoluzione, è piuttosto il contrario: siamo di default collusi con un sistema dove è inevitabile risultare incoerenti. Posso pontificare 11 mesi all’anno contro l’hype, ma poi se annunciano Bayonetta 4 non posso controllare quell’istinto che mi porta a pisciarmi addosso dall’emozione. Posso al massimo evitare di postare la foto delle mie mutande intrise di urina sui social per cavarci qualche inutile forma di validazione nella forma di like e cuoricini. I telefoni da cui leggiamo ‘ste stronzate sono costruiti in fabbriche cinesi con un tasso di suicidi fuori da ogni grazia di Dio. Gli artisti di cui ascoltiamo la musica su Spotify picchiano le mogli, e Spotify li paga qualche centesimo ogni migliaio di play. Il nostro streamer preferito fa contenuti su Twitch che è una piattaforma di Amazon e Amazon è quella dei braccialetti elettronici ai dipendenti nei magazzini, quella che come diceva Fabio nel DLC di questa settimana ascolta tutto quello che diciamo tramite Alexa e poi ci riempie di banner per farci consumare.
Questo, lo ripeto, non ci assolve. Ci condanna senza probabilmente nessuna speranza. L’unica cosa che possiamo fare è sviluppare un po’ di consapevolezza, in modo da scegliere quei compromessi che ci fanno meno cacare.
Non siamo nessuno per giudicare il compromesso di qualcun altro. Dovremmo far pace con questa cosa e smettere di fare inutili purity check. Non sto dicendo di non giudicare. Sto dicendo di giudicare limitandosi alle cose che riteniamo secondo il nostro metro più gravi. Magari dare un valore all’ammenda, quando qualcuno prova a farla, in modo che magari tra 10 anni la prossima id Software possa trovare economicamente corretto dire al prossimo Mick Gordon “ok, sono stata una merda, scusa e ricominciamo assieme”.
Altrimenti tutto questo dolore a che cazzo è servito?
Life is Strange è stato il mio primo videogioco.
di Davide “Celens” Celentano
Life is Strange è stato il mio primo videogioco “vero” dopo anni di FIFA, PES e League of Legends e mi ha fatto capire che cazzo mi ero perso fino a quel momento.
Life is Strange col senno del poi non è un capolavoro ma in alcuni momenti picchia forte forte, come raramente mi è capitato di vedere ancora oggi, dopo che a quella prima volta ne sono seguite tante altre.
Life is Strange ha svaccato completamente quasi tutto quello che ha fatto uscire dopo il primo capitolo, ma il ricordo affettuoso di quella esperienza così intensa era ancora conservato lì, puro e inattaccabile.
Finché Square Enix non ha rilanciato la posta. Finché non è arrivata la Double Exposure.
Lo svezzamento è finito qui, anche l'ultima fiaba della buonanotte è stata riportata brutalmente alla realtà.
Dopo 8 anni di infanzia oggi divento anche io un giocatore adulto.
Non sto piangendo, mi è entrato un Eagle nell'occhio.
di Pietro “Phatejoker” Iacullo
La settimana scorsa Arrowhead ha messo noi Helldivers davanti ad un bivio. Bisognava scegliere tra due pianeti da liberare. Scegliendo Marfark avremmo sbloccato (finalmente) lo stratagemma delle mine anti-carro, mentre su Vernen Wells non si sarebbe ottenuto nulla se non la gratitudine delle persone intrappolate al Super Citizen Anne's Hospital per Bambini molto Malati.
A botte di meme, la community ha deciso di liberare Vernen Wells nel gioco.
E Arrowhead ha risposto donando 4331$ a Save the Children nella vita vera.
Ok, è poca cosa, è comunque un'azienda che sta facendo un sacco di soldi e peraltro non è nemmeno la prima volta che PlayStation "sfrutta" Save the Children per un po' di washing. Ma non riesco a non pensare che oggi lì fuori ci siano dei bambini che stanno meglio grazie ad Helldivers 2.
Non riesco a non pensare a quanto cazzo abbiamo preso sul serio questo giochino al punto da convincerci di essere eroi a botte di meme, facendo la cosa giusta anche dopo aver spento la PlayStation.
Helldivers 2 ha fatto anche cose buone. Per quanto mi riguarda ha fatto soprattutto cose buone. E non riesco a non sentirmi parte di tutto questo.
Days Gone è scritto da cani e probabilmente pensato da un cane.
di Andrea “Dissidenza” Scibetta
L'america post-apocalittica è un trionfo di uomini forti, complottisti ed elettori trumpiani. Mi raccomando: armatevi bene che se succede qualcosa dovete essere più duri e cattivi degli altri, ammazzateli tutti.
Ragazzə vai e uccidi "predoni" e "ripugnanti" brutti e sporchi, tanto sono solo piccole comunità organizzate che cercano di sopravvivere, ma non come quelle amiche tue, quelle sono buone. Una delle tue è soltanto un campo di concentramento schiavista gestito da una simpatica dittatrice.
Un perfetto opuscolo politico per tirar su elettori di estrema destra misogini.
Eppure in mezzo a questo fritto misto di obbrobri ludici e narrativi mi sono divertito. Gli elementi survival, i viaggi in moto, lo stealth grezzo e le sparatorie in cosplay di Naughty Dog: tutto è estremamente approssimativo e sta insieme con lo sputo, ma in qualche modo funziona, più o meno.
Anche solo girare tra i boschi e le montagne dell'Oregon è una roba, panorami mozzafiato a bordo di una moto che in qualche modo è tua, se si rompe sono cazzi, con la paura di restare senza benzina proprio quando un'orda ti sta inseguendo.
Days Gone 2 non si farà e Sony ha fatto bene a far fuori quel fascio di John Garvin. Ma va detto pure che il gioco non era totalmente da buttare. Bastavano forse fazioni più complesse, personaggi migliori e un gameplay che trasmettesse più pesantezza, che insomma, Sony nel frattempo tirava fuori Death Stranding e The Last of Us 2.
Days Gone è un gioco brutto e pericoloso. Ora qualcuno lo mette nei cestoni dei "giochi sottovalutati" e ok, ti ci puoi divertire, ma attentə che poi è un attimo passare al “make America great again”
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Spammini Tattici Nucleari™
Animal (not so) Well
A proposito di Patreon, un tot di tempo fa ho preso 20€ dal fondo cassa per comprarmi Animal Well. La cosa si è tradotta in un po’ di riflessioni sparse tra la puntata dove abbiamo chiesto metroidvenia e quella dove abbiamo parlato di eiaculazione precoce da critica, ma sembrava giusto scrivere anche una rece.
E quindi te la becchi sul Sacro Blog →
“Forse dovremmo solo smetterla di parlare”.
Si è chiusa la stagione 02 di pop-eye. L’Amanda Reel celebrativo è una ficata ragguardevole, quindi segue embed.
Non sono (non siamo in realtà, perché come in quasi tutte le mie storie post-2019 anche qua c’entra Alteri) riuscito a infilare la storia di Mick Gordon assieme ad altre storie che in teoria dovremmo finalmente riuscire a raccontare a settembre. Alcune forse le conosci già. Altre riguardano la situazione del game dev italiano, dove i cattivi non si chiameranno ZeniMax ma utilizzano le stesse metodologie del cazzo. Queste cose in Italia finiscono nell’indifferenza di un sistema che tanto non ti paga né ti tutela abbastanza quando piovono gli avvisi di garanzia, sempre se chi dovrebbe fare lo stesso lavoro di un Jason Schreier o di un People Make Games evita di farlo perché è troppo “amico di”.
Raccontiamo queste storie perché siamo umani. E perché riguardano umani che per il nostro ludibrio spesso e volentieri vivono vite di serie B. Seguiranno spammini più precisi presto. Spero. Tutto quello che possiamo fare col nostro privilegio di outsider che ‘sta merda se la vivono per hobby è sfruttare il nostro privilegio (e diciamola tutta, pure il nostro talento per l’insolenza) perché se ne parli.
Qualcuno dovrà pure. In mancanza di eroi intitolati, t’accontenti della Voce della Ribellione.
PS: Al solito, la newsletter è stata revisionata da
prima della messa online. Non lo ringrazio mai, ma questa settimana era particolarmente doveroso. Lui sa perché.
Il problema del capitalismo è che non puoi esimerti dal farne parte.
Puoi criticarlo quanto vuoi, sbattere i piedini e cercare di fare quello che vive ai limiti della società ma se hai un lavoro e una passione, ecco qua che devi fare i conti con salario e spese al di là del sostentamento.
Dunque ecco, trovare un nostro personale compromesso nella vita turbo capitalista moderno lo trovo l'unico modo per sopravvivere.
"Gordon vorrebbe soprattutto che quel topic su Reddit venisse fatto sparire. Motivo per cui viene rifiutata una proposta a sei zeri in cambio di a) un mea culpa totale e b) un no comment a vita sulla questione, che Gordon rifiuta"
Minchia è proprio come in "The boys"! Secondo me Mick Gordon sta costruendo una squadra con il nome di "The Doom" per sconfiggere il capitalismo di ID software e Bethesda